Fu vera gloria? Ai posteri l'ardua sentenza.

Non è la malattia che lo rende insano e non è la mente che non funziona.
Spesso dalle sue parole si percepiscono i pensieri e i desideri che talvolta possono essere leciti, ma espressi nella maniera più subdola e meschina lo rendono ai miei occhi un traditore della famiglia e come farebbe Minosse, guardiano e giudice nell'inferno di Dante, farei precipitare la sua anima tra i traditori della patria, degli ospiti e dei benefattori, là dove pena Lucifero per essersi ribellato a Dio.
Con menzogne e infedeltà verso colei che tanto lo ha amato, agli occhi altrui vuol essere vittima spargendo merda sulla prole distribuendola come concime alla terra nella maniera più equa affinche tutti abbiano ottenuto la giusta porzione giornaliera.
Non ascolta e non sa ascoltare, non è riflessivo non riflette.
E' come un asino che ha i finimenti che ripara lateralmente gli occhi, e come un asino non vede oltre.
Anche un cieco si accorgerebbe dell'amore che lo circonda, lui no. Viscido come un serpente si nasconde dietro la sofferenza del suo stato, pronto a scattare e mordere come se, circondato dall'affetto dei figli, fosse in pericolo.
Non posso odiarlo perchè non si può odiare una persona alla quale si è vuluto bene e se anche ci riuscissi sarebbe un odio alimentato dall'amore
Semplicemente non è chi credevo fosse, perciò ne resto lontano.